"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 9, dicembre 2004

 


Cechov, Céline, Bulgakof, Benn: I medicamenta del dottor Scrittura

 

11.  I Nazi-medici

 

 


 

 

Dalla lega nazionalsocialista dei Medici non avevo niente di buono da aspettarmi. Mi aveva già escluso, nel 1933, da una lista di medici autorizzati a rilasciare certificati. Mi ribellai in modo energico al provvedimento e chiesi spiegazione. Così, un pomeriggio, menter stavo visitando, fui chiamato al telefono (era, come appresi, il presidente della lega dei Medici, più tardi fucilato durante il “colpo di Stato Röhm”). Mi fece: “Lei chi è, brav’uomo? Ha combattuto con noi? Non faccia tanto l’arrogante - vedo dalla Sua scheda che Sua madre era una Jequier di nascita; può anche darsi che sia straniera, però in buon tedesco si chiama Jakob. E’ un’ebrea, insomma. E Lei non me la dà a bere!” Attonito riappesi il ricevitore, questo non era certo il tono con il quale solevano trattare fra loro i medici. Poi venne l’istruzione serale a cui tutti avevano l’obbligo di partecipare, se volevano conservare l’abilitazione alla professione. Tra i temi svolti c’era appunto quello razziale. “immaginatevi un compressore Daimler-Benz che debba essere montato su una piccola Opel: non va, non può funzionare.” In tal modo ci venivano proposte argomentazioni contro il matrimonio fra ariani e non-ariani. 

 

(G. BENN, Doppia vita, 1950)

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