"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 3, marzo 2003

Racconti di Kafka

Il pornomane

K. e le donne (abbasso Landru!)

di Malvolio


 

Kafka ritrattista di donne, pittore dalla pennellata sottile, spadaccino del bianco e nero, straordinario catalogatore di donne grossolane (le scambia tutte per cameriere!). 

 

È divertente leggere K. con il sorriso mal nascosto dalla nostra mano, complici come siamo delle sue parole! E perché lui, poi, riesce davvero a esaminare attentamente tutto quell’incongruo grumo di respiri mozzati, ginocchia altalenanti, sguardi solleticanti, che il Primo Amore/Primo Dolore (ma anche i seguenti) reca con sé.

 

E allora seguiamo il consiglio di certi francesi della vecchia guardia!

Seguiamoli e leggiamo in Kafka il “pornomane”, l’ossessionato corteggiatore di donne, il campione della tecnica "a mano morta", del palpeggio, il "lodatore dell'amore delle cameriste"...e ridiamo allora assieme a lui e a Max Brod di certe divertenti prose di romanzo, là dove appare fulminate una verità: il Desiderio è sempre strettamente legato alla Macchina; alla Macchina dei processi, al concatenarsi degli ingranaggi della burocrazia (…e della coscienza)

 

Leggere “ironicamente” tale Amore è l’alternativa kafkiana -equivalente ma briosa- al più dolente Tristanismo; vale a dire, alla tragedia di quell’eroe borghese che dall’Amore riceve improvvisamente la rivelazione del proprio status, e non sa come tollerarlo.

 

Sicché meglio ridere di quell’incontro incredibile del Castello; c’è l'agrimensore – lui che da subito è in contrasto con l’ordine della legge (ma la protesta è sempre una forma di rassegnazione, Deleuze), perché si sa, nella caverna, come nel Castello, ci sono solo entrate e nessuna uscita! – eppure, eppure l’agrimensore non esita a rotolarsi gioiosamente con la birraia sotto il bancone! 

(perché, in fondo, anche la rassegnazione alla Macchina può essere una forma di protesta! Deleuze)

 

torna su

 torna a