"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 3, marzo 2003

Racconti di Kafka

TBC per Milena


 

 

Anche nelle lettere a Milena, Kafka parla più volte della tubercolosi come qualcosa di buono:

 

 “Anzitutto, in ogni caso, sdraiati in un giardino e trarre dalla malattia, specialmente quando non è veramente tale, la maggior dolcezza possibile. Essa ne contiene molta”; 

 

“In primo luogo non sono proprio tanto malato, e quando riesco a dormire un poco mi sento persino bene come non fu neanche a Merano. Le malattie di polmoni sono di solito le più gentili di tutte, specialmente in un’estate torrida. Come farò a passare il tardo autunno, è una questione che si vedrà in seguito”;

 

…ma, verso la fine, a proposito di due sanatori: “sono esclusivamente istituti per cure polmonari, case che da cima a fondo tossiscono e hanno la febbre giorno e notte, dove si è costretti a mangiar carne, dove ex carnefici ti slogano le braccia se ti ribelli alle iniezioni, mentre medici ebrei stanno a guardare lisciandosi la barba, crudeli come ebrei e cristiani.”

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