3.
        Europa e cambiali
         
        A
        Dresda. Con Mazzolà, traducendo e adattando testi teatrali, scopri la
        tua vocazione; e scopri due fanciulle che feriscono, ferite, parimenti
        il tuo cuore. Messo alle strette di una scelta matrimoniale, preferisci
        tagliare la corda. A Vienna, «poeta dei teatri imperiali»:
        1781-1791: il decennio di Mozart. Una festa d’opera! Ma la dipartita
        del sovrano protettore t’induce a sloggiare. Verso Parigi; insieme con
        Anna Grahl, la bella Nancy che, sposata o no, ti sarà sempre accanto e
        ti darà cinque figli. Tappa a Dux, dove il vetusto Casanova s’era
        messe le pianelle di bibliotecario. Ti consiglia le puritane acque del
        Tamigi; sulla Senna, Monsieur Simon cominciava a far la corte alla
        Vedova. A Londra, tredici anni. Poeta del teatro italiano. Tempo libero:
        libraio, appaltatore della buvette teatrale, tipografo. La solita gente
        di malaffare ti manda in subisso. Obelisco di cambiali: che paghi, per
        il tuo spirito francescano. (Fra i predatori assolverei il solo Foscolo
        che, se ti ha sgraffignato camicie di lusso, l’avrà fatto per
        infilarle alle Grazie.) Quando langue lo spirito francescano, lo
        ritempri nelle angliche galere. Una rimpatriata per scritturare
        cantanti. Ancora a Londra, peggio di prima. Un salto sulla prima nave in
        partenza per il Nuovo Mondo, urla e bastoni dei creditori alle calcagna.