Antica
          crux:
          si sa, spesso le parole all’opera si perdono e del resto quel che
          conta, per la stragrande maggioranza del pubblico mondiale che non
          conosce l’italiano, è il canto.
          Quando,
          verso il 1825, in America si iniziò a promuovere il teatro d’opera,
          il problema della lingua fu un ostacolo importante che si provò a
          superare sostenendo proprio questo: che in fondo le parole contavano
          poco. Vedi cosa scrisse un giornalista americano di allora: “quanto
          al fatto che le parole sono in una lingua diversa dalla nostra, ciò
          non è importante, e chiunque conosca l’italiano vi dirà che non
          c’è da rammaricarsi di non capirle, dato che per lo più si tratta,
          necessariamente, di frasi di poca importanza, che inoltre vengono
          ripetute molte volte. Per chi non le capisce, basterà pensare che si
          tratti di una pantomima; le trame sono semplici e si spiegano da
          sole.”