Se
          fosse qui il suo grande spirito, ci tirerebbe le orecchie di giorno e
          di notte i piedi tutto il tempo, perché anche al “compagno
          segreto” sarà scappato di dire che Mozart ha “composto”
          il Don Giovanni…
          “Come
          si può dire che Mozart ha composto
          il suo Don Giovanni? Una composizione! Quasi fosse un pezzo di focaccia o un biscotto,
          composto di uova, farina e zucchero! Una creazione dello spirito, ecco
          cos’è! Il tutto come le singole parti, sono animati da un solo
          spirito, da una sola vita, e chi li ha prodotti non è certo andato
          avanti a tentoni o arbitrariamente, ma ha soggiaciuto alla forza
          demoniaca del suo genio, eseguendo solo ciò che quello comandava.”
          (Colloqui
          con Eckermann, 12 febbraio 1829).