"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 8, luglio  2004

 


Elogio degli uccelli di Giacomo Leopardi

 

 

15.  Incastonare

 

 

 


 

  “E’ cosa osservata che l’uomo non pensa se non parlando fra se, e col mezzo di una lingua; che le idee sono attaccate alle parole; che quasi niuna idea sarebbe o è stabile e chiara se l’uomo non avesse, o quando ei non ha, la parola da poterla esprimere non meno a se stesso che agli altri, e che insomma l’uomo non concepisce quasi idea chiara e durevole se non per mezzo della parola corrispondente, né arriva mai a perfettamente e distintamente concepire un’idea, anzi neppure a determinarla nella sua mente in modo ch’ella sia divisa dall’altre, e divenga idea, oscura o chiara che sia, né a fissarla in modo ch’ei possa richiamarla, riprenderla, raffigurarla nella sua mente e seco stesso quando che sia; non arriva dico, a far questo mai finch’egli non ha trovato il vocabolo con cui possa significar questa idea, quasi legandola e incastonandola; o sia vocabolo nuovo, o nuovamente applicato, se l’idea è nuova, o s’egli non conosce la parola con cui gli altri la esprimono, o sia vocabolo nuovo, o nuovamente applicato, se l’idea è nuova, o s’egli non conosce la parola con cui gli altri la esprimono, o sia questo medesimo vocabolo che gli altri usano a significarla” 

(Zib. 2948-9).


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