"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 4 aprile 2003


Ogni scrittore, come ogni persona, ha le sue stelle d’orientamento, e a sua volta è stella (danzante?) per altri. Proviamo a segnalarne qualcuna

 

 

Per Don Giovanni di Lorenzo Da Ponte e W. A. Mozart:

 


 

 

 

5. Molière

 


 

DON GIOVANNI: E tuttavia, Sganarello, bisogna  pensare a cambiar vita.

SGANARELLO: Eh sì.

DON GIOVANNI: Sì, è proprio vero: bisogna cambiar vita! Ancora venti o trent’anni così, ma poi bisognerà pensarci seriamente!

(Molière, Don Giovanni, IV, 7).

 

12 febbraio 1677: per desiderio della vedova, Armande Béjart, viene rimesso in scena il Dom Juan di Molière, morto quattro anni prima. 

Non si tratta di una scelta semplice: pare che Molière stesso non fosse soddisfatto della pièce ed è un fatto che non l’abbia voluta nell’edizione delle sue opere: per timore della censura o anche perché era convinto di non aver scritto un buon dramma?

Scrivono gli storici che la fretta di metter su una nuova pièce sia stata dovuta alla censura subita dal Tartufo, che, a differenza del Don Giovanni, Molière avrebbe difeso come un leone!

Armande Béjart chiede all’illustre Thomas Corneille di rimaneggiare il testo: di metterlo in versi e di liberarlo delle situazioni più scandalose: sarà come azzannare un pomo già quasi ridotto al torsolo: già Molière aveva provveduto subito (subito dopo la prima!) a tagliare la scena più drastica e affascinante: quella in cui il Dissoluto cerca di comprare una bestemmia da un povero devoto, e, oltre questo, i tagli per autocensura furono decine, a cui vanno aggiunti una cinquantina di mutilazioni ulteriori pretese dalla censura reale…

Il trattamento finale di Corneille fece perfino sparire Don Giovanni dal titolo, che fu semplicemente Le festin de Pierre: titolo assurdo che, alla lettera, andrebbe tradotto “Il convito di Pietra”, o addirittura “Il Convito di Pietro”… quando di pietra, lo sa tutto il mondo, era il convitato!

(Da Molière, Da Ponte e Mozart prendono cent’anni dopo una miriade di situazioni e battute. Ma soprattutto Donna Elvira, innamorata inconsolabile che Don Giovanni rapisce da un convento promettendole falsamente di sposarla).


 

 torna a  

 

torna su