"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 4, aprile 2003


 


 

18. Ama-Deus

 

Don Giovanni, “ardita controparte della sacralità ascetica” (Auden), chiama in campo un Dio da piaghe d’Egitto e assieme fanno una coppia che non si separa.

Per chi non ricordasse: Don Giovanni vive, tra crapula e lussuria, come se Dio non fosse; ma Dio proprio per lui squarcia il velo delle apparenze e gli si manifesta, facendogli parlare la statua dell’uomo che il Dissoluto ha ucciso subito dopo aver provato a stuprargli la figlia. Il Libertino, al cospetto di tanta grazia, invece di pentirsi invita per cupo sarcasmo il Morto a cena. Ma è uno scherno che dimentica, riprendendo a vivere come se ciò non fosse accaduto mai. Dio allora manda la statua del Morto a risucchiare negl’inferi il malvagio, che però non si rinnegherà neppure nel gelo della morte.

Antagonista di Don Giovanni è dunque un Dio dantesco, arcano e implacabile. Il legame tra “Don Giovanni” e Dante lo ostentò lo stesso librettista, Lorenzo Da Ponte, che nelle “Memorie” scrisse sua Musa fu proprio l’«Inferno»

 

“Don Giovanni all’Inferno” sarà il titolo del sonetto più dantesco di Baudelaire, che qui trovi nella sezione "tradire a tradurre"


 

            

  

 

 

 

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