"Il Compagno segreto" - Lunario letterario.Numero 12, settembre 2007 

 


 

n. 12 °*° W. Shakespeare : Fantasmi di Amleto  °*° n. 12

 

 

30.  Due, uno

 

 


 

«La fenice e la tortora offre un paradigma dell’ossessione di Shakespeare per l’idea del due-in-uno, dei doppi, dei rapporti tra sostanza e ombra. Gli uccelli sono raddoppiati in una fiamma comune; sono due, ma in senso trascendentale uno, singolo e non composto. Riflessioni su questo schema si possono trovare ovunque in Shakespeare – begli specchi e nelle ombre del Riccardo II, nella “unione nella diversità” del Sogno di una notte di mezza estate (III.ii.210), nel tessuto stesso delle opere scritte al tempo della poesia, l’Amleto e La dodicesima notte. L’enigma del rapporto tra l’uno e il due (che interessò anche Spenser, con le sue Una e Duessa) sembra sia stato un aspetto fondamentale in Shakespeare, il che può apparire abbastanza naturale in un poeta drammatico: il teatro e il mondo, il Globe e il globo terrestre, l’attore come ombra. Nella sua forma più pura, ispira una lirica metafisica; patologizzato, diventa Amleto.»

 

(F. Kermode, Il linguaggio di Shakespeare, Milano 2000)


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