"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 10  maggio 2005

 

 

        Degas Danza Disegno di Paul Valéry


 

 

3.  Solum ad Solum 

 

 

 


 

Come Kafka conosceva pagine scritte per non essere lette, Degas si danna per quadri concepiti per non essere visti: “La pittura è fatta per essere vista? Capita bene, si lavora per due o tre amici viventi, per altri che non si conoscono o che sono morti. Riguarda forse i giornalisti che io dipinga stivali o scarpette di stoffa? Si tratta d’una faccenda privata…” (E. Degas, Scritti e testimonianze).

 

Questo sempre, quando la ricerca è più essenziale del risultato:

 

“Alcune ricerche, la cui pretesa è illimitata, isolano colui che vi s’ingolfa. L’isolamento può essere impercettibile, ma un uomo che s’approfondisce ha un bel vedere uomini discorrere, discutere con loro; egli tiene per sé quanto crede intimamente proprio e non cede agli altri se non quello che ritiene inutile al suo grande progetto.” -  (...) -  “Degas “sul problema della pittura, vi aveva scoperto o introdotto tante difficoltà che se n’era fatta un’idea incomunicabile al volgo, il quale non sospetta la sottigliezza delle ricerche, né il mistero dei procedimenti, né la nobiltà o lo spirito del comporre, né la forza o finezza dell’esecuzione.” 

 

(P. Valéry, Degas Danza Disegno)

 


 

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