"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 7, maggio 2004                                        


Ogni scrittore, come ogni persona, ha le sue stelle d’orientamento, e a sua volta è stella (danzante?) per altri. 

Proviamo a segnalarne qualcuna

 

"Fondamenta degli Incurabili" di Iosif Brodsky

 


 

11. Marcel Proust

 

 

 

 

Le parole e le pietre: la Venezia di Marcel Proust

 

di Gabriella  Alu

 

C'è una Venezia fatta di pietre, ma ce n'è un'altra fatta di parole. Con Proust, si va continuamente dall'una all'altra.

Per molto tempo, Proust ha sognato e desiderato Venezia, città inafferrabile e proibita.
È Ruskin che ve lo conduce: l'amore di Proust per la Serenissima comincia infatti dalla scoperta di
Stones of Venice che egli tradurrà in francese malgrado la sua quasi nulla conoscenza dell'inglese.

Per quanto però possa sembrare strano, non tenta mai di andare a Venezia durante il primo anno dedicato alla traduzione di Ruskin: ci andrà solo dopo la morte di questi.

D'altra parte, il modo in cui Proust riesce a trovare mille modi per sottrarsi ad un viaggio che pure desidera è inesauribile fonte di comicità, ed i pretesti che inventa fanno tornare in mente il tipico telegramma di scuse del duca di Guermantes: Impossibile venire, segue bugia” (Il tempo ritrovato).

 

Ruskin amato, ma in seguito rinnegato: è infatti la rivolta” contro Ruskin, contro quel peccato che Proust denuncerà ben presto come "idolatria" e di cui accusa lo stesso Ruskin che gli permette di giungere, alla fine, ad una trasfigurazione della città di porfido e di marmo nel gioiello che svela la chiave del Tempo Perduto.

 

All'inizio c'è la reverie: nella Recherche il viaggio nella Venezia dei Giorgione, dei Tiziano e dei Carpaccio, nel più completo museo dell'architettura gotica è sognato fin dall'infanzia; Venezia sarà però anche, in seguito, universo di fantasticate occasioni erotiche e di tutto ciò che è inafferrabile e sconosciuto: per questo, non ci condurrà mai Albertine.

Il Narratore non ci andrà che verso la fine, quando è ormai prossimo il momento in cui avverrà la scoperta di ciò che ha permesso a Proust di crearla.

 

Nella Recherche, Venezia figura tra le quattro città evocate nelle prime pagine dell'opera e indicate come quelle in cui la vita del Narratore si è svolta: Combray, Balbec, Parigi e Venezia.

Si va continuamente da una Venezia fantasticata ad una Venezia reale, da quella delle parole a quella delle pietre, in un continuo gioco di specchi, scatole cinesi, rimandi e inversioni (inversioni!), perchè la Venezia reale è un sogno di cui la Venezia scritta sarà la verità, perchè le parole sono le pietre delle quali le città sono costituite.

 

Ma perchè sia davvero possibile trovare Venezia, occorre prima perderla: Venezia sarà finalmente ritrovata a Parigi, nelle ultime pagine de Il Tempo ritrovato, sul selciato del cortile di palazzo Guermantes, quando il Narratore esita con un piede su una lastra più alta, l'altro piede su quella più in bassa”.

Inquietudine, dubbio, paura della morte scompaiono non appena dal selciato di palazzo Guermantes risorgono le pietre del battistero di San Marco: il tempo è finalmente ritrovato.

 

Ogni inquietudine riguardo al futuro, ogni dubbio intellettuale erano dissipati. Quelli che mi tormentavano un attimo prima a proposito della realtà stessa della letteratura erano spariti come per incanto (...) era Venezia, di cui i miei sforzi per descriverla e le sedicenti istantanee scattate dalla mia memoria non m'avevano mai detto niente e che la stessa sensazione provata un tempo su due lastre ineguali del battistero di San Marco m'aveva restituita assieme a tutte le altre sensazioni collegate quel giorno ad essa e rimaste in attesa al loro posto, da cui un'improvvisa combinazione le aveva fatte uscire, nella schiera dei giorni dimenticati.

(Il tempo ritrovato, trad. di G. Raboni, Meridiani Mondadori)

 

Il percorso di formazione del Narratore ci ha portato da Combray a Venezia: l'opera letteraria ci (ri) condurrà da Venezia a Combray.

 

*°* per Marcel Proust, vai al www.marcelproust.it *°* 

 


 

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