"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 3, marzo 2003


 


 

 

8. Metamorfosi di Milena

Un giorno tra il 1940 e il 1943: campo di concentramento di Ravensbrück, 80 km da Berlino. Due detenute camminano l'una accanto all'altra, a braccetto - cosa vietata dal regolamento! – Camminano con povere ciabatte lacerate. La più alta è Milena (si legge con l’accento sulla i: Mìlena) Jashenskà: Milena racconta sorridendo alla sua compagna, Margarete Buber-Neumann, la storia di un uomo che, dopo una notte di sogni inquieti, si risveglia trasformato in un grosso insetto. L'autore era morto sconosciuto diciassette anni prima, sconosciuto lo era ancora

A differenza della totalità degli interpreti, che vedono nell'insetto una trasfigurazione di Kafka, Milena racconta la storia di Gregor Samsa identificando se stessa con l'uomo-insetto e il suo destino. Lo fa sempre, malgrado il lager, con un sorriso beato e sognante:

 

“Era lei il viaggiatore di commercio, il Samsa indeciso e disconosciuto che, mutandosi in un insetto mostruoso, viene tenuto nascosto dalla famiglia che si vergogna di lui. Si soffermò in modo particolarmente dettagliato sulla malattia dello scarafaggio, su come infine i suoi familiari lo lasciano morire da solo con una ferita sul dorso nella quale si sono insinuati la sporcizia e gli acari.”

(M. BUBER-NEUMANN, Milena. L’amica di Kafka, Adelphi).

 

 

 

Milena muore nel lager per un tumore ai reni il 17 maggio del 1944.