"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 13, settembre 2007                                         

 

          n. 13 °*°  William Shakespeare: Spettro delle mie brame - fantasmi di Amleto °*° n. 13

 


 

 

59. Paul Valéry

 

 


 

«Ora, su un’immensa terrazza di Elsinore, che va da Basilea a Colonia, che tocca le sabbie di Newport, le paludi della Somme, i gessi di Champagne, i graniti di Alsazia – l’Amleto europeo guarda migliaia di spettri. Ma è un Amleto intellettuale. Medita sulla vita e sulla morte delle verità. Ha per fantasma tutti gli oggetti delle nostre controversie; per rimorso tutti i titoli della nostra gloria (…). Se tocca un teschio, è un teschio illustre. – Whose was it? – Quello fu Leonardo. (…) E quest’altro teschio è quello di Leibniz che sognò la pace universale. E quello fu Kant qui genuit Hegel, qui genuit Marx, qui genuit… Amleto non sa bene che farsene d tutti questi teschi. Ma se li abbandona!… Smetterà di essere se stesso.» ’

(P. Valéry, La Crisi della coscienza europea, 1919)

 

 

Luomo che si specchia ha il suo mito: Narciso. Valéry ne fa un anti-Amleto, e modificando una sola congiunzione (la «e» al posto della «o») cambia di senso il famoso monologo: «Essere e non essere, ecco la vera question. Poiché fra essere o non essere non cè alcun problema.»

 

Su Paul Valéry, tutto il n. 10 del c.s.


 

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