"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 13, settembre 2007                                         

 

           n. 13 °*°  William Shakespeare: Spettro delle mie brame - fantasmi di Amleto °*° n. 13

 


 

 

Fesso chi legge

(Carmelo Bene)

 

 

«E allora? Come giustificare una rappresentazione?

Le male lingue chiamano ancora analisi una sorta di fedeltà coniugale, dove la dimestichezza non ha nulla a che fare col pericolo: il tradimento come ricerca non se lo sono mai figurato. (Filologia come antiquariato, cervello-tomba, fronte bianca, pulita onesta virtù delle cose che mancano, consacrati perché hanno estromesso lo sviluppo.

(…)

A sgomentare i dottori, sarebbe stato sufficiente che Shakespeare avesse scritto in luogo di “ordinate ai soldati di sparare” o di “Tamburi battete”, avesse scritto “fesso chi legge”. Ma Will, per gli amici, era un attore di Corte e si è limitato a sottintenderlo. La sola cosa, in fondo, che Stanislavskij, cane da sottotesti, non ha mai scovato.»

 

(C. Bene, Opere, Milano 2002)

 


 

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