"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 13, settembre 2007                                         

 

           n. 13 °*°  William Shakespeare: Spettro delle mie brame - fantasmi di Amleto °*° n. 13

 


 

 

Il film

 

«Il lungometraggio (1973), sulla falsariga della versione teatrale laforgueana, è caratterizzato dall’uso pirotecnico della macchina da presa, dalla rapidità del montaggio, dalla sistematicità della frammentazione (del testo, della dizione, delle sequenze, delle musiche, dei suoni), dal relativismo “isterico” del punto di vista, dall’indugio programmatico sui primi piani (anche di intimità femminili). E’ un flusso continuo di immagini e colori che, a tratti, si sfaldano nell’accecante luminosità del bianco per ricomporsi nelle tonalità dei volti, dei costumi, degli accessori scenici. Macabra e sorprendente, all’inizio dello spettacolo, la visualizzazione dell’amplesso regale e del fratricidio cui fa eco l’ossessiva richiesta di vendetta; suggestivo e parodistico il monologo con il teschio di Yorick tra le croci bianche di un cimitero lambiccato dalle onde marine; grottesco l’annegamento di Ofelia: una foto galleggiante sull’acqua. Un film fortemente innovativo nell’uso del mezzo cinematografico che Bene adatta in modo originale alle sue esperienze artistiche.»

(G. Bartalotta, Carmelo Bene e Shakespeare, Roma 2000)


 

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