"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 13, settembre 2007                                         

 

           n. 13 °*°  William Shakespeare: Spettro delle mie brame - fantasmi di Amleto °*° n. 13

 


 

 

Mis-fatto

 

«Non si può assassinare un bel niente. Tutti i Bruti son bruti minerali in quell’attimo, che non è commendevole, non è esecrabile; perché non è. Dunque questi non è son l’accaduto. Infinito futuro trapassato; mai presente. Non si dà un delinquente. Delinquere è mancare. Delitto è il vuoto del progetto-crimine; la realtà del progetto è la sua vertigine, finalmente impensabile e vuota. Vezzeggiare un progetto è dissuadersene, svogliarlo. Si può azzardare un gesto, non mai compierlo. Ogni azione, per quanto comprensibile, è impensabile, e la Storia è un’ipotesi dell’antefatto, o il dizionario del mai accaduto. Resta il “misfatto”, di che va fiero ogni storicismo: il misconoscimento d’ogni fatto, consegnato dal vuoto all’eresia della storia irreale dell’essere.»

 

(Carmelo Bene, Lorenzaccio, in Opere, Milano 1995)

 

La voce: lettura di Giulio Morgan

 


 

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